martedì 19 febbraio 2008

solo un po' di note sparse

DAvena riesce a lamentarsi almeno quanto Brio. Stupefacente, ma è così. Essendo stata scelta per la missione, ci si aspetterebbe che possa avere uno spirito più duro. Invece ad ogni minima cosa ne approfitta per lagnarsi (che freddo, che caldo, che tiepido, che umido, che secco, che polveroso, che pulito, che francia, che asfalto, che macchina, che sedile, che male alla pelle, che diavolo mi fate mangiare carne, non la voglio cruda, è troppo cotta, che male alla pelle, che stanchezza, che voglia di saltare, che palle lo sport... e ancora e ancora). Questo ha fatto supporre che lei in realtà possa essere una francese in incognito, infiltratasi nel nostro gruppo. Poi però si mette a raccontare le mirabolanti avventure di delle suore sante (mentre io traduco a SelfExile, che ancora non capisce abbastanza bene l'italiano). Una di queste suore è stata fatta santa perchè uccisa da una pagnotta che l'ha colpita in volto (è morta 38 anni dopo per un cancro, ma causato dal colpo della pagnotta. Il che mi fa chiedere come mai i panettieri non abbiano conquistato il mondo). Subito dopo, sguardi carichi di tensione omicida tra me e DAvena, che cerca di ammazzare il mio bambino (un barattolino di Nutella da 5kg). Stamattina poi, sentensodi in colpa, ha rinunciato alla colazione.

Ancora troppi miei commilitoni non hanno un soprannome che mi permetta di raccontare di loro tutelandone le identità dall'occhio nemico, che scruta queste pagine. Di seguito alcuni che non sono ancora stati presentati in queste pagine.
MitchDiuChennon: il nostro esperto di soccorso acquatico. Dopo il primo giorno di corso di francese è stato retrocesso ad un livello più basso. Pensavamo di essere già al minimo, ma lui ha potuto di più. Di meno. Di più. Nella sua carriera ha fatto pressapoco tutti gli sport, tranne quelli importanti, ed è famoso per non essere mai stato puntuale in vita sua.
Pocket: la nostra campionessa di nascondino, capace di farsi sparire dentro i più minuti anfratti. Ha il trascurabile difetto di spargere intorno a sè qualunque cosa tocchi. Fa cuocere troppo la carne di bisonte. E' anche portatile. Nutre un odio nascosto per le tecnologie più avanzate della pietra focaia, che contraccambiano senza farsi scrupoli.
SeventiesLive: un finlandese, che è arrivato dal finire degli anni Settanta direttamente nella classe di francese, e poi al pub (in ritardo per la partita, ma non per una birra, nè per essere gli ultimi rimasti ed alzarsi in risposta ad uno sguardo del tipo quidobbiamochiuderelevateviditorno proveniente da dietro il bancone).
HolyGatling: un altro finlandese, che parla francese ad una velocità assurda, balbettando ed incartandosi nelle parole, ma senza prendere mai fiato. Di lui non si sa molto, perchè nessuno lo capisce, ma immaginiamo che forse qui senta caldo.

NonHoAncoraUnSoprannome (che continua a non avere un soprannome definitivo) ha dichiarato di dovere studiare, mentre si esercitava alla batteria. Poi l'ha dichiarato poco prima di uscire a mangiare del bisonte (troppo cotto anche il suo, per sua scelta), e di nuovo prima di venire in piscina. Poi non si è presentato all'esame. Complimenti.
Invece SelfExile, per lo stesso esame, pensava di stare sveglio la notte per leggersi gli appunti (che non aveva ancora visto, dovendo uscire la sera per andare a vedere una partita al pub), dopo che ieri sera ha fatto da mangiare riso con roba indiana varia. Stamattina abbiamo dovuto svegliarlo, perchè il suo cavallo era legato al mio (ha paura a dormire la notte, altrimenti). Tra l'altro, a lezione di francese SelfExile parla italiano, dopo avere passato 6 mesi in Italia senza spiccicare una parola che non fosse in inglese. E fa continuamente battute a sfondo sessuale, anche se nega che ciò sia vero.

Avendo barattato delle pile per delle conchiglie, ReLeone ha assunto autonomamente l'incarico di documentare la missione, immortalandone alcune fasi. (una delle fasi è una sfida tra me ed alcuni bisonti, conclusasi in un abbraccio pacificatore). Intanto persino lui ha rinunciato all'ascetismo: per un breve periodo ha posseduto dei biscotti. Sempre ReLeone è il nostro maggiore addetto al proselitismo, poichè si lancia a parlare di qualunque cosa con chiunque, del tutto indifferente alle barriere linguistiche.

Il corso intensivo di mimetismo linguistico volge al termine. Ora è nelle nostre mani un abbozzo di un potere comunicativo più grande, che ci permette di raccogliere più informazioni e fare proselitismo, per rafforzare la resistenza interna al francesismo.

1 commento:

la zuppa ha detto...

mr. gonzo aveva ragione...