sabato 16 agosto 2008

A path to Ireland

Così è successo. I miei vecchi compagni di truppa sono passati a rifocillarsi qui alla base durante il loro viaggio di esplorazione verso l'Irlanda.
Lunedì sera mi sono recato in una fosca periferia cittadina a recuperarli. A gesti mi han comunicato dal finestrino del pullman che andava tutto bene, che erano riusciti a cavarsela. Ed eccoli sfilare uno a uno, in ordine sparso: Barf, Falan (sono sconvolto!), Save, Bianconiglio, Brio, Cacca, LaLelle. Baci e abbracci, ma non c'è tempo e bisogna incamminarsi verso casa, dove verranno presentati ai miei commilitoni e potranno riposarsi. Da sottolineare l'assenza di ReLeone, ripartito nel pomeriggio per l'Italia. In compenso tra noi c'è Pocket, e DAvena dorme profondamente. Intanto Brio comincia a lamentarsi delle scomodità del viaggio.
La mattina, sveglia presto: bisogna procurarsi le provviste, in particolar modo la birra, e Brio si lamenta della nottata scomoda. Barf e Brio guardano increduli le latte che riportiamo, convinti, poveri piccoli pulcini ingenui, che non sia possibile svuotarle.
Poi andiamo a cercare un posto dove procurarsi una colazione unta, ma Parigi si è accorta della nostra presenza, percui i locali in question vengono costretti a chiudere dal servizio di igiene. Tra le lamentele di Brio, ripieghiamo su panini e hotdog, prima di affrontare la lunga marcia dei campi Elisi.
Falan si innamora incondizionatamente di Starbuck's. Barf si innodiora di Starbuck's. L'opinione di Brio al riguardo varia con frequenza sconcertante, mentre si lamenta del fatto che non sia davvero caffè. Bianconiglio lascia una parte del cuore in un maxi negozio di CD, dove Brio si lamenta del fatto che i fumetti in Italia hanno meno sovracopertine.
Torniamo alla base per riempirci la pancia, con della santissima pasta. Decidiamo il da farsi per la serata. Montmartre? Villette? Qua sotto? Alla fine concludiamo "Ponte di legno" (ma solo dopo ripetutti assaggi delle birre acquistate). Ogni zaino viene svuotato per fare posto ai beveraggi. Non facciamo in tempo a giungere sul luogo che scoppia l'urgenza pipì. Risolta agevolmente dalla componente maschile del gruppo, segnerà il destino delle ragazze.
E quindi, sul ponte, cominciano ad evaporare rapidamente le birre, mentre LaLelle e Cacca pensano bene di dare fondo a qualcosa che ci era stato spacciato per rum e lo Zucchero si dedica ad una bottiglia di vodka e succo di frutta. Brio si lamenta per il freddo, e si scopre anima gemella di Stress, che non ricordo per cosa si lamentasse. Falan, invece, si innamora di LastExile per il termine telugu "pookah". E così via così via.
Decidendo di tornare, un'altra tappa agli urinatoi è d'obbligo, per cui Cacca si mette a frugare in una pozza di piscio.
Scesi dall'autobus, LastExile si perde (dichiarerà poi di avere visto delle luci che si muovevano). Quando gli faccio notare che non sta camminando dritto, risponde che è il marciapiede che va di qua e di là. Tornerà scalzo sulle rotaie del tram 3.
Davanti alla base, altre birre vengono cancellate dal computo delle cose esistenti.
Poi, l'Illuminazione: cucinerò qualcosa. Dichiaro a Brio che userò una tecnica studiata apposta per mettere in fuga i più, in maniera che i sopravvissuti ne abbiano più per loro.
Friggo, nell'ordine: 2 uova, 6 hamburger, 6 fette di pane in cassetta, salame, coppa. Falan imburra il pane. LastExile trita tutto il resto in una insalatiera. Le birre continuano imperterrite a svanire. Alle 5 del mattino siamo esattamente 6 a mangiare, e poi andare a dormire con tutta calma, dopo lo zillionesimo caffè della giornata.

Ci svegliamo con buon anticipo rispetto all'ora di pranzo, e ci apprestiamo a creare nuova pasta. La compagnia si sparge per la città. Con me DAvena e i miei sette. I nostri programmi per il pomeriggio cambiano continuamente, ritmati dalle lamentele di Brio. Alla fine si andrà a NotreDame, MontMartre e la Tour Eiffel (niente di così orribile nel raggio di parecchi chilometri). Brio e DAvena si lamentano ciascuno meno del suo solito, ma la somma dei due fa spavento. Quando la gente (tutti tranne me e Brio) ridiscende dalla torre, siamo giusto in tempo per prendere gli ultimi mezzi per tornare a casa e sbevazzare un poco. Barf, che al momento è il conducente ubriaco in Irlanda, se ne va dormire. Gli altri promettono amore eterno al narghilè di LastExile. Le ore prima della partenza sono lente, e poi faccio da guida fino al luogo della loro partenza.

La nostalgia al contrario: rimanere pesa più che partire.