domenica 24 febbraio 2008

Di palloni ovali, tra l'altro

Giornate normali, le ultime, con qualche picco.

Giovedì abbiamo effettivamente scoperto che SelfExile non ha dato l'esame, per non lasciare da solo NonHoAncoraUnSoprannome (che continua a non avere un soprannome, nonostante le sue insistenti richieste).
Nel frattempo io, ReLeone, Stress e Zucchero (Chini, Chinua, Zachary, Tang e altri che ora non ricordo) abbiamo cominciato a preparare l'esame di lunedì (domani). DAvena si era isolata a preparare francese, senza nessun motivo per farlo, ma convinta della sua decisione. Zucchero se ne sta sotto una coperta rosa shocking con disegnate delle rane per tutto il tempo, lamentandosi di tanto in tanto perchè ReLeone si mangia tutte le caramelle. Stress fuma e fa caffè con regolarità svizzera.

Di ritorno dallo studio mi fermo alla camera di Pocket, e fissiamo minacciosamente il suo computer perchè funzioni. Ci mettiamo circa 45 minuti a farci passare la voglia, ed a quel punto andiamo a cenare.

Poichè siamo tutti molto originali, il menu prevede pasta con sugo pomodoro-e-tonno, e patatine fritte. Intorno ad un tavolo da casa di bambole, con sedie tutte così differenti l'una dall'altra da parere provenire da pianeti diversi, siamo così tanti che non mi va nemmeno di scrivere tutti quelli che c'erano. Oltre ai soliti di cui ho già parlato, anche altri, di cui non ho ancora parlato. SelfExile e ChopStick (commilitone cinese, la cui camera rivaleggia con quella di ReLeone per mancanza di qualunque cosa) si augurano vicendevolmente frutta e verdura in numerosi orifizi.

Il giorno dopo (venerdì) tutti a dare l'esame dell'idioma locale. Poi panetteria per me e ReLeone. La panettiera carina ci parla in italiano. Io mi chiedo: "cazzo la studio a fare la lingua di qui? Sono due settimane che la gente mi parla solo in italiano o inglese." Per pranzo zuppa di cane dal cinese all'angolo, dove stupisco l'universomondo con la mia perizia con le bacchette, e si disquisisce sulla loro maggiore naturalità rispetto alle posate. SelfExile dichiara di avere scritto solo "bien" e "tres bien" sul suo esame, perchè non aveva idea di che cosa diavolo gli stessero chiedendo. Con noi numerosi nemici della Francia, giunti da diverse parti del continente: crucchi, eredi-dei-vichinghi, messicani, ateniesi. La lingua parlata è un misto di tutte quelle conosciute da ciascuno, quindi c'è parecchia confusione. Un vecchio da un tavolo accanto comincia a dire cose a caso in italiano e cantare: per sopravvivere così a lungo in questa terra ostile è stato costretto a darsi all'alcolismo, povero piccolo.
Il pomeriggio è una nuvoletta confusa e priva di dettagli, in cui immergiamo ore di studio, cazzeggio, feci. Il computer di Pocket, ripensando alle velate minacce ricevute il giorno prima, decide che forse è il caso di fare come gli viene chiesto.
La sera DAvena e Zucchero si rinchiudono nelle loro tane, sconsolate dallo studio. Io e ReLeone a cavallo e gli altri in camionetta andiamo al centro a provare un pub di cui ci avevano parlato bene. Il menu doveva prevedere brit-pop e punk (inglese, vecchio, leggero). Ci ha invece accolto della specie di musica discotecara triste ed insignificante, una ristretta scelta di birre, cocktail che si chiamano alcolici ma sono succo di frutta, una luce blu fluorescente che trasforma la sciarpa di Pocket in un falò freddo. Poco prima, mentre io e ReLeone (che a cavallo ci abbiamo messo meno tempo degli altri ad arrivare), veniamo abbordati da due indigene, che attaccano discorso sulla strada per andare a ballare della house. Una parla in italiano e l'altra in inglese, ovviamente, proprio come ci si aspetterebbe in francia... Quando se ne vanno, ecco finalmente gli altri: SelfExile faceva da navigatore, ma probabilmente in uno dei suoi strani dialetti indiani, e quindi il risultato è stato che si erano persi a più riprese. Oppure semplicemente hanno il senso dell'orientamento di una talpa ritardata che cerchi di scavarsi una tana in gola ad un temibile talpiere (che è come un formichiere, ma per le talpe, puzza di più, ed invece che catturare le prede con la lingua appiccicosa usa una delle sue code luride e infangate).
Di ritorno, pensiamo bene di bere un paio di birre in camera di SelfExile, anche nota come il mare dei calzini. Siamo io, ReLeone, Stress e Pocket, oltre ovviamente al padrone di casa. Così passiamo la serata, con me che insulto tutti per le scelte musicali, traducendo i dialoghi alla povera Pocket. Lei non parla inglese, e da quando è arrivata l'inglese è diventato la nostra lingua ufficiale, perchè tutti gli stranieri non sanno (ancora) l'italiano. (e perchè, in fondo, e divertente avere qualcuno che non capisce niente di cui parlare male in sua presenza senza che se ne renda conto).

Il sabato mattina ci siamo dimenticati di usarlo, almeno per quanto mi riguarda. Alle 4 del pomeriggio faccio una frugale colazione, una doccia e sono pronto per andare a studiare a casa di Stress. Ho appuntamento per le 2030 per la partita, e il vicino iracheno di Stress, Femore, quasi mi fa arrivare in ritardo, trattenendomi per farsi spiegare come fare funzionare della roba sul suo computer: qui in francia tutti i computer prima o poi hanno dei gravi problemi privi di ragione apparente, tranne (finora) il mio e quello di SelfExile.
Monto in sella a Shadowfax e parto al galoppo verso il pub. Lungo la via mi rifocillo con un bel kebab. E poi è partita!

Al quinto la prima meta inglese, nata da una palla rubata in un placcaggio, e mi riesco a contenere. Trasformazione e punizione inglese, e siamo a +10. Silenzioso godo, ma il mio sorriso parte a Singapore e finisce in Wisconsin. Poi sti galli bastardi ci mettono sotto, ci fanno sudare. Quasi piango a vedere il buon Wilkinson sbagliare così tanto, le touch tutte in mani bleu, ma l'Inghilterra tiene duro e si mantiene davanti. Nel secondo tempo pare ancora ci sia solo spazio per il gioco francese. Poi la meta inglese. Gli indigeni che si strappano i capelli. Io che grido e salto, infischiandomene di lance e frecce e che mi piovono addosso dagli occhi che mi circondano. Sono soddisfazioni. Nelle orecchie, cazzo di galletti!
Cambiamo pub, sbagliando tutto nella vita. A quelli che abbiamo visto la partita (3) si uniscono altri (2346919) mentre qualcuno se ne va (1). Degli sconosciuti rubano le cartine di Pocket, chiedendo per favore. Lei si lamenta con me, ma che ci posso fare? Parliamo, faccio proseliti, scopro che effettivamente tutti odiano i francesi, come è giusto che sia. Lo sport nazionale della serata pare essere usare il mio accendino colorato, e SelfExile prova a trattenersi da battute sull'omosessualità, con risultati mediocri.
Quando torniamo andiamo un poco in camera di una ragazza greca. Non so se è spartana o ateniese, ma poichè studia informatica propendo più per la seconda (non esistono greci che non siano o spartani o ateniesi, o almeno questo è ciò che insegnano i libri di scuola). Poichè ci offre birra e muffin, le promettiamo tutti amore eterno. SelfExile prova a farle funzionare il computer, mentre Pocket e ReLeone fanno a gara a chi versa più cose sul pavimento. (la loro sfida si conlcude a favore del secondo, che tira cenere sotto il letto e annaffia il tutto con birra tiepida).
Poi a dormire, e poi oggi. I miei commilitoni studiano, mi sveglio, faccio colazione e poi preparo pranzo (e Zucchero si lamenta che le ho fatto interrompere lo studio prima che fosse pronto). Caffè dalle parti della camera di Stress, dove mi rendo conto di non volere studiare. Ora stanno ancora studiando, ed io sono qui. L'esame è domattina alle 8...

9 commenti:

Jager_Master ha detto...

a parte amici strani, svevazze e rugby non stai facendo un cazzo.
ci ho preso?

Anonimo ha detto...

Ma non dovevi dare degli esami?

Matteo Piovanelli ha detto...

uno l'ho dato, e uno è domani

Apo ha detto...

Io mi sto appassionando alle avventure di questo ReLeone che è chiaramente il più simpatico della compagnia e in cui riconosco alcune mie...qualità...tipo versare la roba ecc...


Bovaz non fai un cazzo...almeno vai a correre così dimagrisci...
Merdoso...
Così...
Gratis

Matteo Piovanelli ha detto...

apo, fanculo.

la zuppa ha detto...

apo, fanculo.

moldycandycottoncloud ha detto...

ehiiiiiii!
ho abbracciato forte federica saltandole addosso da un banco.... ciò significa che ho fatto del mio meglio per ucciderla.. =)
cmq..come sono divertenti e cazzeggiose le tue avventure grenoblesi! voglio incontrare tutti i tuoi commilitoni alienati, soprattutto pocket k mi fa pensare a federica (per la sua tascabilità)!!!!!

...l'esame?dato?

Matteo Piovanelli ha detto...

esame?

che esame?

MrAxe ha detto...

Grazie per il supporto!!:D
ReLeone